Lugano è una città con un potenziale attrattivo molto interessante ma che, per una particolare combinazione di fattori, non è ancora riuscita ad esprimere del tutto.
Ferma restando l’adesione ai nostri Valori di riferimento – in particolare la neutralità, il federalismo, la democrazia diretta, le libertà civili specchio delle responsabilità individuali – siamo dell’avviso che a Lugano si possa e si debba fare di più, in particolare per tutto ciò che attiene agli ambiti della Fiscalità, della Famiglia e del Lavoro. Svisceriamoli uno per volta.
La Fiscalità merita il primo posto del nostro approfondimento perché gioca un ruolo cruciale che si riverbera direttamente e indirettamente su tutti gli aspetti della nostra comunità. Riteniamo infatti che essa possa e anzi debba essere riformata, in vista di un’accentuazione della sovranità fiscale di ogni cantone, fattore-chiave per ridurre la spesa pubblica locale e quindi il livello della tassazione sia sulle imprese che sulle famiglie. A chi sostiene che ciò sia impossibile ribadiamo che, invece, una strada c’è, eccome: se infatti la Confederazione Svizzera e ogni singolo Cantone erogassero alla cittadinanza solo ed esclusivamente i servizi che i privati non possono prestare, il conseguente snellimento degli apparati burocratici sarebbe foriero di eccellenti risultati sul piano dell’imprenditorialità, sia per ciò che riguarda lo sviluppo di start-up giovanili che per quanto attiene alla ristrutturazione di imprese sul viale del tramonto. Diremo di più: se l’Amministrazione Comunale introducesse sistemi premianti per le iniziative personali, riducesse i divieti, semplificasse le procedure burocratiche promuovendo una sana competizione locale, ecco che Lugano potrebbe diventare un laboratorio di progresso civile che verrebbe preso ad esempio e attrarrebbe fior di investimenti anche dall’estero.
La riforma fiscale sopra accennata lascerebbe più risorse nelle tasche delle Famiglie le quali, conseguentemente, le investirebbero in iscrizioni alle società sportive, partecipazione ad eventi culturali, adesione a programmi di turismo interno facendo così germogliare una vita sociale e anche ludica più attiva e dinamica, con evidenti ritorni economici per le attività del terzo settore e della ristorazione e conseguente crescita del PIL.
Il mondo del Lavoro registrerebbe a sua volta un immediato incremento del tasso di occupazione, incremento che potrebbe registrarsi anche attraverso progetti di rievocazione storica, valorizzazione dei monumenti e dei parchi, iniziative di stampo artistico e musicale di cui la nostra comunità denuncia da tempo un forte bisogno.
Si delinea così un circolo virtuoso per effetto del quale la semplificazione burocratica e l’alleggerimento fiscale diventano volani di significativi miglioramenti in termini di occupazione, creatività, coesione sociale e ogni altra espressione di una comunità più viva e culturalmente più ricca.
Diciamolo chiaramente: Lugano necessita, merita ed è pronta per questa svolta epocale. (Daniele Bondi)