Edgar Allan Poe (Boston,1809 – Baltimora, 1849)

Qualcuno lo ha definito “autore maledetto”, ma ogni etichetta, associata a Edgar Allan Poe, non riassume nemmeno un decimo della cupa, dirompente creatività di questo genio del brivido. La critica del suo tempo non lo amava e il pubblico non si rese immediatamente conto di quanto questo scrittore ai margini di qualunque regola o canone avrebbe influenzato la letteratura

 Il suo primo libro, “Tamerlano e altre poesie , fu stampato nel 1827 all’età di 18 anni, durante il periodo in cui prestava servizio nell’esercito. “Al Aaraff, Tamerlane e Minor Poems seguirono subito dopo nel 1829, subito prima che Poe entrasse a West Point. Una volta lasciato West Point, Poe si dedicò all’idea di potersi mantenere attraverso la letteratura, come scrittore, critico letterario ed editore.

Cosa ha reso Poe uno scrittore straordinario? È stato un pioniere della letteratura. Fu uno dei primi a praticare il racconto ed è conosciuto come il “padre del racconto poliziesco”. La sua influenza è ancora presente in tutta la cultura pop. Considerato un maestro della scrittura dell’orrore, Poe scrisse anche satire e racconti umoristici.

La vita personale di Poe è stata caratterizzata da tumulto e passione. Rimase orfano in giovane età e le sue fortune precipitarono e aumentarono nel corso della sua carriera. La causa della sua morte rimane un mistero, ma la sua reputazione continua a crescere. Il suo oscuro romanticismo e il fascino per i temi della violenza, della morte e del macabro si sono combinati con la sua impavida innovazione come scrittore e critico per renderlo uno degli scrittori di prosa e poesia più venerati al mondo.

Le opere di Edgar Allan Poe hanno affascinato e terrorizzato i lettori per più di 150 anni. La macabra miscela di rassegnato romanticismo, melodramma gotico e terrificante fatalismo delle sue storie lo ha reso uno dei più grandi autori di crime fiction. Famoso per le sue poesie e le sue storie brevi, Poe, che era nato a Boston nel 1809, gettò le basi per il poliziesco moderno e perfezionò il thriller psicologico.

«Gli uomini mi hanno definito pazzo, sebbene non risulti ancora chiaro se la pazzia sia, o no, il grado più alto dell’intelletto e se molto di quanto dà gloria e tutto ciò che rende profondi non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione dello spirito, a spese dell’intelletto in genere».

Da Eleonora (Racconti del Terrore, 1841)

Maria Grazia Ferri